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Turismo in Brianza: cosa vedere e cosa fare a Lissone

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Lissone, Lisun in dialetto brianzolo, è un comune brianzolo di 46.300 abitanti, la seconda per popolazione della provincia di Monza e Brianza. “Capitale del mobile“, è nota in Italia e all’estero per la produzione e il commercio di articoli per l’arredamento. Sede del DUC, il distretto urbano del commercio e polo culturale della Brianza, annovera una delle più grandi biblioteche della Provincia e unica in Italia, la Biblioteca del Mobile e dell’Arredamento, e il Museo d’Arte Contemporanea.

Lissone cosa vedere ?

1 Biblioteca Civica del Mobile e dell’Arredamento
Inaugurata nel 1941, è unica nel suo genere in tutta Europa. La biblioteca comprende oltre 6.500 volumi in varie lingue, totalmente dedicati al mobile, che toccano argomenti quali diversi stili e/o tecniche produttive nel corso della storia, studi di design, analisi economiche, norme, immagini e molto altro.

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2 Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
È il più grande edificio di culto della città, completato nel 1926 e caratterizzato sia da uno stile tardo romanico che da motivi neo-gotici. La pianta è a croce latina a tre navate e un imponente tiburio sorge nel punto in cui si incrociano i bracci. Il campanile di questa chiesa si erge su un quadrilatero di 6,40 metri di lato e con i suoi 77,45 metri di altezza rappresenta una delle eccellenza di tutta la Brianza.
Al suo interno troviamo la Prepositurale che conserva diverse opere di interesse artistico: come ad esempio l’Angelo Dorato posto in cima al campanile e una Pala d’Altare del 1702 ed attribuita al pittore Federico Panza.

3 Museo d’Arte Contemporanea di Lissone
Il Museo d’Arte Contemporanea è stato costruito nel 2000, nei pressi della stazione ferroviaria, per dare una sede ufficiale alla raccolta delle opere già presenti al Palazzo Terragni e nella Villa Candiani-Magatti.
Il Museo presenta una collezione storica, costituita da opere d’arte contemporanea premiate e acquisite durante le diverse edizioni del Premio Lissone
All’interno del Museo sono visibili, tra le altre, opere di artisti di rilievo internazionale come: Birolli, Gualtiero Galmanini, Moreni, Morlotti, Schifano, Vedova, Reggiani, Antoni Tàpies, Dorazio, Bellegarde, Adami
Una particolare attenzione è inoltre dedicata alla vita e all’opera di Gino Meloni, grande pittore lissonese scomparso nel 1989, ispiratore e fondatore del Premio Lissone, e al quale dal 2014 è dedicata la sala espositiva al piano -1 del Museo.

4 Palazzo terragni
Palazzo Terragni, fu costruito tra il 1938 e il 1940 inizialmente come Casa del Fascio, poi divenne Casa del Popolo. Costituisce un notevole esempio di architettura razionalista.
Progettato da Giuseppe Terragni (l’architetto di Villa Bianca a Seveso) e Antonio Carminati. Affiancato da una massiccia torre littoria che racchiude la cappella del sacrario dei caduti e l’arengario, l’edificio oggi funge da centro congressi e sala teatrale.
Il Palazzo oggi viene utilizzato dal Comune e dopo aver effettuato un intervento di recupero, ospita mostre d’arte e spettacoli teatrali
La costruzione principale, al piano rialzato, contiene una sala teatrale di circa 300 posti disposti tra platea e galleria, un bar, un guardaroba per gli spettatori, i servizi igienici e i camerini per gli artisti.
Al primo piano si trovano una sala per esposizioni d’arte e la sala Missaglia per riunioni.

5 Villa Candiani Battaglia Magatti
Villa Magatti, o meglio Villa Candiani Battaglia Magatti, è situata in Via Paradiso, nel pieno centro storico cittadino. Costruita sul finire del 1600 per volere dei conti Candiani che ne hanno fatto la loro dimora di campagna o villa di delizia, databile tra il Sei e il Settecento.

6 Villa Baldironi Reati
Villa Reati o Villa Baldironi Paleari Reati, è situata in Via Fiume, 3.
Caratterizzata sia da splendidi affreschi databili tra XVII e XVIII secolo che da uno splendido parco che la circonda nella sua totalità. Diverse le Famiglie, che si avvicendarono nella proprietà come i Baldironi, dal 1450 al 1897, i Paleari, dal 1897 al 1940 e i Reati, da cui la villa prese poi il nome, dal 1940 al 1981.
Fra il 1997 e il 2001 è stato portato a termine l’intervento di restauro conservativo di tutti gli affreschi e delle sale a piano terra, cui è seguita la riapertura al pubblico delle sale nobili del piano terra. Successivamente si sono svolti i lavori per il recupero ed il restauro conservativo del primo piano della villa, completati nei primi mesi del 2007.

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Foto: Prepositurale dei SS. Pietro e Paolo Wikipedia


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Fondatore unico nel 2003, del sito Made in Brianza e, nel corso degli anni, di tutti i canali social collegati. Socio insieme a Samuele del Marchio Registrato Made in Brianza ®. Coordina lo staff che si occupa dei social e crea contenuti e idee

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