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Turismo in Brianza: cosa vedere a Desio

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COSA VEDERE A DESIO

1 Basilica dei Santi Siro e Materno

In pieno centro cittadino, presso piazza Conciliazione, sorge l’antica Basilica dei Santi Siro e Materno, chiesa parrocchiale della città di Desio. La torre campanaria che ancora oggi è possibile vedere, ha origini risalenti all’inizio del Quattrocento quando questo dovette essere ricostruito dopo che il precedente era stato incendiato dai ghibellini milanesi per snidare i guelfi che vi si erano assediati all’interno. La base dell’antica torre campanaria, venne inglobata nel ‘500 al resto della chiesa per andare a comporre il battistero. 

Il suono delle campane è’ a doppio sistema e Manuale è’ tuttora attivo il «Gruppo Campanari della Basilica di Desio» Sono state effettuate quattro incisioni discografiche di queste campane, e nel 2003 la città di Desio ha ospitato il Raduno Nazionale Campanari. Fu infatti San Carlo Borromeo a volere la ricostruzione e l’ampliamento della chiesa di Desio ed incaricò il famoso architetto Pellegrino Tibaldi di stendere alcuni progetti che ad ogni modo non vennero cantierati.

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Nel 1652, finalmente, si aprì ufficialmente il cantiere per la nuova basilica con il progetto di demolire gran parte delle strutture esistenti per la nuova costruzione. La chiesa venne costruita nei cento anni successivi, venendo consacrata solennemente solo nel 1744 dall’arcivescovo milanese Giuseppe Pozzobonelli. Nell’Ottocento la chiesa venne decorata internamente e venne ulteriormente ampliata con la costruzione del transetto e l’elevazione della grande cupola del presbiterio per l’aumento della popolazione e l’insufficienza della capienza dell’aula. Nel 1857 in questa chiesa venne battezzato il futuro Pio XI.

Dopo gli ultimi lavori, la basilica venne consacrata dal cardinale Andrea Carlo Ferrari il 24 agosto 1895.

2 Villa Cusani Tittoni Traversi

Fra le costruzioni di maggior rilievo della città di Desio merita una menzione particolare Villa Cusani Tittoni Traversi (XVIII secolo), ideata e progettata dall’architetto Giuseppe Piermarini per conto della ricca famiglia milanese dei marchesi Cusani che qui possedettero proprietà dal XVII secolo.

Dal 2003, sede del Museo dedicato allo scultore milanese , vi sono conservate trentacinque sculture tra gessi cere e bronzi e oltre venti disegni originali del Maestro milanese. Curatrice della donazione è l’Associazione Amici del Museo Scalvini, con sede in Desio. Attualmente è sede di un museo di minerali, ed in precedenza il complesso di cui fa parte ha ospitato un convento francescano.

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All’interno del suo parco, che originariamente aveva dimensioni ben più estese rispetto all’attuale è situata la Torre del Palagi (XIX secolo), progettata dall’architetto bolognese Pelagio Pelagi.

3 La Casa natale di Papa Pio XI

E’ situata al civico 4 di via Pio XI a Desio, adiacente a piazza Conciliazione, la piazza principale della città. Quando Achille Ratti nacque, il 31 maggio 1857, parte di questa casa era adibita a filanda e mantenne questa vocazione produttiva per parecchi decenni. Venuta meno questa finalità assistenziale, la Casa Natale di proprietà dell’omonima fondazione, ha assunto una nuova vocazione culturale come sede del Museo Pio XI e del Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI supportato dall’Associazione Amici della Casa Natale Pio XI. Il cuore del percorso museale è costituito dalla stanza in cui vide la luce il futuro pontefice.

La collezione, recentemente risistemata, raccoglie arredi e cimeli del nostro concittadino; i pezzi più significativi del Museo sono:

  • L’arredo originale dello studio donato all’Arcivescovo Ratti dalla Federazione fra le Cooperative di Lavoro e Produzione fra Falegnami affini della Brianza con sede a Lissone.
  • Indumenti cardinalizi e papali.
  • Oggetti di uso quotidiano appartenuti al Pontefice.
  • Oggetti devozionali o liturgici (tra cui il martello usato durante la cerimonia di apertura dell’Anno Santo 1933).
  • Oggetti donati dal Pontefice alla Chiesa di Desio.
  • Medaglie commemorative.
  • Produzione filatelica del pontificato di Pio XI
  • Oggetti inerenti alle imprese alpinistiche del Ratti

Il pezzo più pregiato è costituito dall’apparecchio radiofonico realizzato personalmente da Guglielmo Marconi e donato al Pontefice nel 1931, anno della fondazione della Radio Vaticana. Il Museo è arricchito da una sezione di arte sacra contemporanea e da una sezione audiovisivi recentemente digitalizzata.

Foto Wikipedia

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Fondatore unico nel 2003, del sito Made in Brianza e, nel corso degli anni, di tutti i canali social collegati. Socio insieme a Samuele del Marchio Registrato Made in Brianza ®. Coordina lo staff che si occupa dei social e crea contenuti e idee

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