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Turismo in Brianza: cosa vedere e cosa fare a Biassono

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Biassono (Biasòn in dialetto brianzolo) si trova in provincia di Monza Brianza.

All’interno del territorio comunale, che fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro, scorre il fiume Lambro. Il centro storico è formato dalla piazza ospitante Villa Verri, coi suoi giardini e la Torre.

Cosa vedere a Biassono:

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1 Il Regio Parco
Il Regio Parco, noto comunemente come Parco di Monza, fu costruito su terreni sottratti ai Comuni di Vedano, Biassono e Villasanta, già chiamata Villa San Fiorano, ed annesso al territorio di Monza nel 1928 . Dice il Decreto: “Su proposta del Capo del Governo, le parti di territorio dei Comuni di Biassono, Vedano al Lambro e Villa San Fiorano compreso entro la cinta del Parco Reale, sono aggregati al Comune di Monza allo scopo di unificare la giurisdizione territoriale del Regio Parco.”

2 Autodromo Nazionale
Dopo la costruzione dell’Autodromo Nazionale d’Italia nel 1922 all’interno del Parco, nel Comune è stata costruita l’entrata di Santa Maria alle Selve.
A Biassono è stata dedicata la Curva Grande (nota anche come Curvone), ora ufficialmente Curva Biassono.

3 Il Parco Regionale della Valle del Lambro
Biassono, insieme ai comuni brianzoli di Briosco, Triuggio, Carate Brianza, Macherio, Sovico e Vedano al Lambro, fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro. L’associazione ha sede nel comune di Triuggio. Quest’area di 6.450. ettari include i principali parchi della zona ed anche i laghi di Alserio e Pusiano.

4 Museo Civico “Carlo Verri”, presso il Palazzo dei Verri, oggi anche sede municipale.
Il museo è stato fondato nel 1977 dall’associazione Gruppo di Ricerche Archeostoriche del Lambro (GRAL), in seguito ad importanti ritrovamenti archeologici avvenuti nel 1975 nel territorio.
In seguito al riconoscimento da parte della Regione Lombardia (1980), viene avviato il restauro della Cascina Cossa, in via san Martino 11, presso Villa Verri. Il restauro si conclude nel 1994, quando Cascina Cossa diventa la sede del museo. Nel 2006 il museo si arricchisce di una nuova sezione intitolata Segno Scrittura Stampa, allestita nello spazio adiacente alla Biblioteca civica. Nel 2009 viene inaugurata la sezione distaccata presso cascina Cà Nova dedicata alle tradizioni del mondo contadino e al lavoro dei campi.
Il museo è organizzato su varie sezioni:

  • una archeologica che raccoglie materiale di origine locale ma anche nazionale ed internazionale, tra cui reperti di età romana provenienti da Biassono, Briosco, Verano ed altri di epoca preistorica da Mariano Comense e Carate Brianza.
  • una etnografica dove sono contenuti oggetti legati alla cultura popolare. Da materiale di uso quotidiano, come arnesi da lavoro ed oggetti di uso domestico, a costumi tradizionali.
  • una di segno scrittura e stampa e presenta l’evoluzione dei metodi comunicativi, dalla nascita della scrittura fino ai giorni nostri.
  • sezione Cascina Cà Nova, estensione della sezione etnografica, è dedicata al lavoro nei campi.

5 Villa Verri
La villa era l’abitazione di campagna dei conti Verri, i cui componenti si distinsero quali esponenti dell’Illuminismo lombardo e che a Biassono avevano vasti possedimenti terrieri. L’edificio è annoverato tra le ville di delizia lombarde ed è ritenuto uno dei più notevoli esempi di barocchetto brianzolo.
Costruita all’inizio del XVIII secolo, venne ideata dal conte Gabriele Verri, Presidente del Senato milanese e fu sistemata secondo lo schema ad U, dal fratello monsignor Antonio Verri.
Gli interni erano decorati da affreschi dei fratelli Galliari, andati perduti.
La scomparsa di queste opere è l’ultima conseguenza delle vicende storiche della villa, rimasta ai conti Verri sino al 1913 in buone condizioni generali, poi decadute rapidamente con le successive proprietà.
La facciata principale era quella che ritroviamo oggi in Via Verri, rivolta verso il centro dell’abitato, mentre l’attuale ingresso del municipio con il parco che fronteggia la provinciale SP6 Monza-Carate, era la facciata posteriore, unita al parco e giardino.
Dei figli del conte Gabriele Verri, quello che risiedette più a lungo nella villa fu il conte Carlo Verri, agronomo e fratello dei più conosciuti: Pietro (storico e fondatore della rivista Il Caffè) ed Alessandro (filosofo e scrittore).
Il conte Pietro Verri, pur non amando particolarmente il palazzo di campagna di famiglia a Biassono, pare vi sia venuto più volte, scrivendovi Storia di Milano e Indole del piacere e del dolore.
La villa fu acquisita dal comune di Biassono nel 1960 e venne sottoposta negli anni 1969-1970 ad un restauro radicale, curato dell’architetto Borradori, che ha comportato sostanziali modifiche soprattutto nella suddivisione interna degli spazi.
Oggi la villa è adibita a sede del Municipio. La Biblioteca comunale è ubicata nelle scuderie restaurate.
Possiede un parco ed un giardino, in cui vi è una ghiacciaia.
Adiacente alla villa, nella Cascina Cossa, è situato il Museo Civico Carlo Verri.

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itasirohttps://www.madeinbrianza.it/
Fondatore unico nel 2003, del sito Made in Brianza e, nel corso degli anni, di tutti i canali social collegati. Socio insieme a Samuele del Marchio Registrato Made in Brianza ®. Coordina lo staff che si occupa dei social e crea contenuti e idee

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