Le 5 migliori escursioni primaverili da fare in Brianza.
Abbiamo selezionato per voi 5 tra le più suggestive gite e camminate da fare in primavera tra boschi e monti.
Non c’è soltanto il lago, con i meravigliosi scorci lacustri ad attirare gli escursionisti nel Lecchese. La presenza di così tante montagne, celebri anche al di fuori dei confini del territorio, regala centinaia di opportunità agli amanti delle camminate domenicali.
Sentieri fra boschi e monti che spesso offrono panorami mozzafiato, ma soprattutto immersi nella natura e nel verde per ossigenarsi e staccare dalla città. Il valore aggiunto sono monumenti e beni architettonici da scoprire e ammirare.
Ecco allora, con l’avvicinarsi della bella stagione, una piccola lista di camminate che non pretende ovviamente di essere esaustiva, dal momento che gli itinerari e le passeggiate sul ramo lecchese del lago sono tantissimi. Ne abbiamo scelte cinque tra le più “popolari” e spettacolari. Non è dunque una classifica vera e propria (impossibile dire quale sia la migliore) ma una serie di suggerimenti stilata dalla redazione per passeggiate alla portata di tutti o per organizzare una gita fuori porta.
Qui sotto trovi 5 escursioni primaverili da fare in Brianza:
- Cascata del Cenghen
Immersa nella natura della Grigna, la Cascata del Cenghen è una gemma nascosta che offre un’esperienza di pace e tranquillità. Questa bellissima cascata si raggiunge partendo dalla frazione di Linzanico ad Abbadia Lariana, attraverso un sentiero di circa un’ora che offre splendide viste sul Lago di Como.
Grazie ai nuovi 33 cartelli installati dall’Amministrazione comunale di Abbadia, l’itinerario è facile da seguire e ben indicato.
L’escursione lungo una comoda mulattiera, consente di ammirare panorami spettacolari sulla Grigna e di giungere a un’altitudine di circa 615 metri con un dislivello complessivo di 340 metri. Dopo aver attraversato Crebbio, si svolta a destra fino a un incrocio di fronte al Monte San Primo, dove occorre seguire il sentiero di destra fino alla località Calech. Da qui, seguendo le frecce bianche e girando a sinistra alla biforcazione non segnalata, si arriva alla Cascata del Cenghen. Questo luogo incantevole offre un’esperienza unica in cui rilassarsi e ammirare la bellezza della natura. - Sentiero alla Cappelletta di San Martino
Il sentiero alla Cappelletta di San Martino è una delle escursioni più amate dai lecchesi. Anche se la salita è impegnativa, è adatta alle famiglie ed è una passeggiata piacevole. Si parte dal parcheggio prima del lavatoio, nella frazione di Rancio Alto a Lecco, e si segue il sentiero n° 52 seguendo le indicazioni.
Il primo tratto è facile e pianeggiante, ma dopo l’icona della Madonna, si svolta a destra e si inizia subito la salita. Lungo il percorso, si arriva alla Cappelletta di San Martino in circa 45 minuti, dove la vista è mozzafiato su Lecco, il Lago di Como e i Laghi Briantei. Si può decidere di continuare la passeggiata verso il Rifugio Piazza o raggiungere il Crocione.
L’altitudine raggiunta è di 745 metri sul livello del mare e il dislivello positivo è di circa 400 metri. La durata dell’escursione è di un’ora. - San Pietro al Monte e Cornizzolo
Un’escursione imperdibile nel territorio di Lecco, che regala emozioni spirituali, paesaggistiche, architettoniche e storiche. Il punto di partenza è il paese di Civate, da cui si può intraprendere il sentiero n° 10 che conduce fino alla cima del monte Cornizzolo (1.241 metri), attraversando una mulattiera. Durante il percorso, si può ammirare uno dei tesori architettonici più apprezzati e significativi della Lombardia: il complesso benedettino di San Pietro al Monte, che sorge in una vasta radura. Quest’abbazia risalente all’XI secolo è composta da tre edifici: la basilica di San Pietro, l’oratorio di San Benedetto e il monastero, che oggi si presenta in rovina. La camminata per raggiungere la cima del Cornizzolo dura circa tre ore, con un dislivello di 280 metri fino all’abbazia (raggiungibile in 45 minuti) e di quasi 900 metri fino alla cima del monte. - Piani Resinelli: anello del Parco Valentino e Belvedere
La passeggiata ad anello, che si sviluppa a un’altitudine superiore ai mille metri con un dislivello di 171 metri, è un’esperienza indimenticabile. La partenza avviene dalla località dei Piani Resinelli, situata come un balcone naturale sopra Lecco e i suoi laghi, e dura circa un’ora.
Il percorso inizia da Via degli Escursionisti, con il Parco Avventura sulla sinistra e l’ingresso nel Parco Valentino. Lungo il tragitto, si può visitare la Casa Museo Villa Gerosa, aperta da maggio a ottobre, che offre interessanti informazioni sul Gruppo delle Grigne.
La camminata prosegue attraverso un bosco fitto, fino a un bivio: a destra il percorso è facile e adatto ai bambini, mentre a sinistra è più impegnativo e conduce al Coltignone. Dopo una leggera discesa, si raggiunge il Balvedere, che offre una vista spettacolare sulla zona circostante, come suggerisce il nome stesso. - Salita ai Piani d’Erna
La salita ai Piani d’Erna non è solo possibile con la funivia, ma può essere anche un’escursione a piedi molto suggestiva. Dal piazzale di partenza si può imboccare il sentiero sulla destra e, dopo un tratto di strada asfaltata, si raggiunge una sbarra per poi inerpicarsi nel bosco. All’incrocio per la mulattiera per Campo de’ Boi sulla destra e per la Ferrata Gamma 1, bisogna continuare sulla sinistra. Dopo aver raggiunto il borgo di Costa, dove si trova la Cappelletta del Resegone, si può proseguire fino al Rifugio Stoppani, a quota 890 metri.
Da qui si può prendere il sentiero che porta al Piano del Fieno, superando a sinistra le diramazioni per il Resegone. Si attraversa un bosco e si guada un torrente per giungere alla Bocca d’Erna. La strada asfaltata conduce fino alla vetta, a 1.372 metri, dove si trova l’inconfondibile croce che si può ammirare anche da Lecco. Il panorama che si gode dal punto più alto della salita è una ricompensa per gli occhi. Ai Piani d’Erna è possibile proseguire lungo altri percorsi o raggiungere il Parco Avventura. La passeggiata è impegnativa ma il paesaggio che si può ammirare ne vale la pena.
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