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Scopriamo Menaggio e i suoi storici borghi. Una gita ricca di storia e stupendi paesaggi

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Alla scoperta di un piacevole itinerario ad anello che parte dal centro di Menaggio e ci porta alla scoperta delle frazioni di Croce, Loveno e Nobiallo con le loro meravigliose testimonianze storiche e artistiche. Scopriamo in questo articolo Menaggio e i suoi borghi.

Durante il percorso si potranno seguire le tracce della vecchia ferrovia Menaggio-Porlezza, utilizzata a partire dal 1884 per portare i turisti di tutta Europa sul Lago di Como. Si potranno anche esplorare le trincee scavate durante la Prima Guerra Mondiale sul Monte Crocetta, ammirare i resti del Castello di Menaggio distrutto nel 1523. Passeggiare nel caratteristico borgo di Loveno con le sue ville e infine visitare Nobiallo, un tipico villaggio di pescatori affacciato sul lago. Il quale è attraversato da un tratto storico dell’Antica Via Regina che conduce al Santuario della Madonna della Pace, un luogo di grande bellezza artistico-religioso e di vista panoramica.

Durante il percorso, si potrà scegliere se optare per il tratto più lungo e impegnativo, raggiungendo la Cappella degli Alpini con il belvedere su Menaggio e il centro lago e addentrarsi nelle trincee, oppure seguire la strada più breve e accessibile, che conduce direttamente alla frazione di Croce.

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Itinerario alla scoperta del Lago di Como: tra storia e natura

Il Lago di Como è una delle mete turistiche più amate d’Italia. Anche in questa stagione si può scoprire un tratto ancora poco conosciuto del lago: un piacevole itinerario ad anello che parte dal centro di Menaggio e si snoda tra le frazioni di Croce, Loveno e Nobiallo. Qui sotto puoi trovare l’itinerario di Menaggio e i suoi borghi.

Durante il percorso si possono ammirare testimonianze storiche e artistiche, come le tracce della vecchia ferrovia Menaggio-Porlezza, che ha portato i turisti di tutta Europa sul Lago di Como a partire dal 1884. Le trincee scavate durante la Prima Guerra Mondiale sul Monte Crocetta, i resti del Castello di Menaggio distrutto nel 1523 e il caratteristico borgo di Loveno con le sue ville. Si può poi visitare Nobiallo, un tipico villaggio di pescatori adagiato lungo la sponda del lago e attraversato da un tratto storico dell’Antica Via Regina, che conduce al Santuario della Madonna della Pace, luogo di interesse artistico-religioso e punto panoramico di grande bellezza.

Il percorso inizia dalla Piazza Garibaldi e prosegue sul lungolago, lungo via Mazzini. Qui si può ammirare un dipinto novecentesco del pittore menaggino Bruno Azimonti che rappresenta la pesca miracolosa. Si prosegue poi lungo via IV Novembre, passando davanti al porticciolo e allo storico Grand Hotel Menaggio, fino ad arrivare all’ex stazione ferroviaria dell’antica linea Menaggio-Porlezza che oggi ospita un negozio di alimentari.

Menaggio e i suoi borghi: la linea ferroviaria tra Menaggio e Porlezza

La linea ferroviaria tra Menaggio e Porlezza venne inaugurata nel 1884 allo scopo di incrementare il turismo del nord Europa verso la regione dei laghi. Tra le due guerre mondiali, fino al 1939, la linea ferroviaria venne sfruttata come sistema di trasporto locale, per poi cadere in abbandono al termine della seconda guerra mondiale. Oggi è possibile seguire le tracce dell’ex ferrovia camminando lungo uno sterrato che porta fino all’Ostello della Gioventù. Da qui si prosegue seguendo il percorso trail permanente (PTP) della Marathon Trail Lago di Como, fino ad arrivare al bivio in cui si può scegliere tra due itinerari.

Il primo itinerario prevede di seguire il ripido sentierino che porta al belvedere La Crocetta per poi scendere alla frazione Croce. Il secondo itinerario, più breve e accessibile, porta direttamente alla frazione Croce. In entrambi i casi, si possono ammirare splendide viste panoramiche sulla zona e scoprire la natura rigogliosa del territorio.

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Questo itinerario rappresenta una piacevole opportunità per tutti coloro che vogliono scoprire il Lago di Como in modo originale e immersi nella natura, alla ricerca di un’esperienza autentica e fuori dai soliti percorsi turistici.

Monte Crocetta su Menaggio: una destinazione imperdibile per gli amanti della natura e della storia.

Seguendo il sentiero che si inerpica nel bosco per circa 30 minuti, si arriva al belvedere della Crocetta, che offre una vista mozzafiato sul Centro Lago, sul ramo di Lecco, sulle Orobie, sull’Alto Lago e sulla Valtellina. Durante la Prima Guerra Mondiale, il Monte Crocetta era un importante punto strategico per la difesa, come parte della linea di fortificazioni nota come “Occupazione Avanzata Frontiera Nord” o Linea Cadorna. Oggi, i camminamenti sono stati restaurati e offrono un’opportunità unica per scoprire le postazioni blindate, i ricoveri per le truppe e gli osservatori.

Sulla cima del monte si trova anche una chiesetta dedicata a San Maurizio, eretta nel 1975 dal Gruppo Alpini di Menaggio in memoria dei caduti di tutte le guerre. All’interno, due affreschi di Bruno Azimonti. Sotto la chiesa, nel bunker che fa parte delle fortificazioni del Monte Crocetta, si trova il sacrario dove sono ricordati tutti i caduti menaggini.

Scendendo lungo la carrareccia, si raggiunge la frazione di Croce, il borgo più elevato del Comune di Menaggio. Attraversando la strada statale 340 nei pressi della parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, si imbocca via Maggiore che ci porta al centro dell’antico nucleo.

Se invece si sceglie di seguire il sentiero delle Brughiere, si arriva alla frazione Croce attraverso una mulattiera che sbuca sulla statale 340. Da qui, si prosegue fino alla cappelletta dedicata alla Madonna del Caravaggio e si imbocca il marciapiede che ci porta alla parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo e, infine, al centro dell’antico nucleo.

Menaggio e i suoi borghi: il borgo di Croce

Il borgo di Croce sopra Menaggio è un incantevole paese agricolo con una struttura tipica. Presenta una caratteristica piazza del XVII secolo, con un selciato rialzato, dove si svolgevano i riti della fienagione, della battitura e della raccolta. Dalla piazzetta, svoltiamo a sinistra e poi subito a destra in via Maré che diventa un sentierino e ci porta ad un parcheggio. Procedendo a destra, si arriva all’ex tirassegno, dove si imbocca la ciclo-pedonale che scende sul tracciato dell’ex ferrovia Menaggio – Porlezza. Continuiamo a destra e attraversiamo il tunnel lungo 90 metri, dove una volta passava il treno. Usciamo dalla valle e arriviamo in un’area di sosta provvista di alcune panchine.

Alla fine della strada asfaltata, poco prima che questa sbuchi sulla Strada Statale 340, prendiamo a sinistra la scalinata che scende di nuovo sulla statale. Attraversiamo la strada per seguire Via Monte Grappa che ci conduce a Largo Fossato. Qui, prendendo a destra Via San Giusto, possiamo raggiungere la piccola chiesa e ammirare il panorama dal belvedere.

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Ritorniamo sui nostri passi a Largo Fossato, dove in passato c’era un fossato che circondava la rocca medievale di Menaggio. Se siamo curiosi, possiamo fare una piccola deviazione attraversando la statale e prendendo Via Fabbri, che fiancheggia i grossi muraglioni che facevano parte del Castello di Menaggio. Nel 1523 i Grigioni misero a fuoco Menaggio e il castello fu distrutto e completamente smantellato. Sorpassato il piccolo parcheggio, continuiamo lungo Via Fabbri, dove si trova una testa del toro di San Luca, databile intorno al 1100, collocata sulle spallette di un cancello. Poco più avanti, si trova la fontana detta “del Salvatore”, con un busto in rilievo quasi illeggibile nell’arco sovrastante; la sua datazione può essere contemporanea al toro di San Luca.

Castello Menaggio

Tappa fondamentale dell’itinerario di Menaggio e i suoi borghi, è il Castello di Menaggio.

Per arrivarci, devi prendere la Via Fabbri e girare a sinistra sulla Via Castellino da Castello, seguendola in salita. Lungo il percorso, troverai due interessanti reperti del XI secolo raffiguranti un felino alato e una coppia, situati sulla facciata della casa al civico 56. Queste sculture provengono dalla vicina chiesa di San Giacomo.

Più avanti, potrai ammirare la chiesa di San Carlo, che fu costruita da Cinzio Calvi sui resti dell’antico castello, come luogo di sepoltura per lui e sua moglie Caterina Camozzi. Nella cappella di sinistra della chiesa, potrai ammirare una tela raffigurante i santi Fermo, Apollonia e Agata, mentre a destra troverai un’immagine dell’Addolorata con Cristo morto.

Il campanile a vela in stile spagnolo è un’altra caratteristica unica della chiesa, ma purtroppo è visibile solo dal centro della città. Una volta usciti dalla chiesa, attraversate la Via Castellino da Castello e proseguite a destra lungo il marciapiede che attraversa il ponte sul fiume Sanagra.

Risalite la scalinata che fiancheggia l’Albergo Loveno e, una volta arrivati sullo stradone, girate a sinistra. Al tornante, prendete a sinistra il proseguimento della Via N. Sauro per continuare il tuo itinerario turistico a Menaggio.

Villa Garovaglio Ricci

Siamo a Loveno, un piccolo borgo dal fascino particolare che da sempre ha attirato nobili famiglie come luogo di villeggiatura, che hanno adornato la zona con bellissime ville. Tra queste spicca Villa Bel Faggio, in Piazza Wachs Mylius, che ha ospitato personaggi illustri. Poco più avanti, in Largo Vittorio Veneto, si trova l’ingresso di Villa Scanavino. Le ville erano anche importanti centri culturali, infatti, oltre ad ospitare personalità importanti, custodivano spesso collezioni d’arte di grande valore.

Procedendo a sinistra lungo Via Garovaglio, sulla destra si può ammirare il bellissimo giardino della Villa Garovaglio Ricci. In fondo alla strada, si erge la parrocchiale dei Santi Lorenzo e Agnese, ricostruita tra il 1725 e il 1728. All’interno della chiesa, oltre agli affreschi di Luigi Tagliaferro, si possono ammirare una pregevole tela della “Madonna dei Sette Dolori” e una statua lignea di Lorenzo Matieli del 1737. Dal sagrato della chiesa, ci si può dirigere a destra (a sinistra si sale a Piamuro, alle porte del Parco Val Sanagra), in Via Giulio Vigoni, passando davanti all’ingresso di Villa Mylius Vigoni, la dimora lovenese più prestigiosa.

Villa Mylius Vigoni a Loveno di Menaggio

Nel 1829, Mylius acquistò Villa Mylius, ampliandola e abbellendola negli anni successivi per ospitare le sue ricche collezioni di dipinti, statue e preziosi arredi. La villa si trasformò in una casa museo che, grazie alla cura dei discendenti, i Vigoni, è stata conservata intatta fino ai giorni nostri. Un vasto parco all’inglese progettato e realizzato da Giuseppe Balzaretto circonda la villa, offrendo una cornice naturale di rara bellezza. La villa, lasciata in eredità da Ignazio Vigoni alla Repubblica Federale di Germania, è ora sede di un centro di promozione della cultura. La villa e il suo parco sono visitabili solo su prenotazione telefonando al numero 0344 361232.

Dirimpetto alla Villa Garovaglio Ricci, sede di uffici del centro Italo Tedesco, si entra nella Loveno antica per arrivare in Piazza Giuseppe Vigoni, dove si trova una bella fontana. Proseguendo in Via Cariboni. Svoltando a destra in Via Alessandro Volta, dedicata al fisico la cui famiglia è originaria di Loveno, si notano la Madonna del XV secolo e la placca commemorativa di A. Volta sulla facciata della casa al numero civico 6. Sbucando al lato dell’ingresso di Villa Govone, si può vedere la costruzione risalente al XVII secolo. Sulla facciata una lapide che ricorda Massimo d’Azeglio, uomo di stato, scrittore, pittore che soggiornò spesso nella vicina Villa Calabi d’Azeglio.

Si prende a sinistra e poi, appena superata la splendida magnolia, a destra in Via Filzi. Sulla sinistra si può intravedere Villa Valsecchi, uno splendido esempio di dimora Liberty. Si sbuca sulla strada provinciale che si attraversa per imboccare la storica mulattiera la Ghidolda, un’antica via di collegamento tra Nobiallo e Loveno. Questa era anche chiamata “La Via degli Sposi” perché era tradizione che le giovani coppie la percorressero in occasione delle nozze. In fondo, la mulattiera è interrotta dopo la costruzione di una galleria, quindi si è costretti a passare per un terreno che sembra un cantiere. Dopo bisogna scendere lungo una ripida strada asfaltata che termina nei pressi della stazione dei Carabinieri. Si imbocca a sinistra l’Antica Strada Regina che attraversa l’abitato di Nobiallo.

Nobiallo Santuario della Madonna della Pace

Continuando con il percorso di Menaggio e i suoi borghi, troviamo Nobiallo.

Nobiallo è un grazioso villaggio di pescatori, caratterizzato da stradine e scalinate che conducono al lago. È circondato dalla Chiesa Parrocchiale dei SS. Bartolomeo e Nicola, con un campanile romanico insolitamente pendente risalente al XIII secolo. Nella piccola piazza si può ammirare l’Annunciazione sulla facciata di una delle case, un interessante esempio di arte popolare. Alla fine del paese, un antico ponte chiamato “della Madonna” attraversa il torrente e porta al Santuario della Regina della Pace, il cui nome ricorda la firma del trattato di pace dei Pirenei tra Francia e Spagna nel 1659.

Da qui inizia il percorso dell’Antica Strada Regina, una delle vie di transito più importanti in passato, in quanto permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e l’Oltrealpe. Dal Santuario, si sale sulla roccia del Sasso Rancio per raggiungere San Siro.

Tornando indietro dal Santuario, appena passato il ponte della Madonna, si scende a sinistra fino ad arrivare al lago. Si segue la strada lungolago verso destra, si supera il molo, che una volta era il fulcro della vita economica del luogo, e si giunge al nuovo porto turistico. Poi, si prosegue lungo la galleria seguendo il percorso ciclo-pedonale, dove si trova una palestra di roccia, attrezzata dal CAI locale, su una parete a strapiombo sul lago. Successivamente, lungo Via Diaz e all’altezza del cimitero si svolta a sinistra, si passa davanti alla cappella dedicata a Santa Barbara. Si imbocca Via Roma a sinistra, passando per il Lido di Menaggio, costruito nel 1934 e un notevole esempio dello stile architettonico razionalista.

Lungo Lago

Passeggiando lungo la riva del lago, raggiungiamo il Lungo Lago Benedetto Castelli. Qui possiamo ammirare il monumento dedicato alla tessitrice, donato dalla famiglia Mantero, proprietaria di una delle più antiche e prestigiose seterie sulla sponda del fiume Sanagra. Il monumento è costituito da una sagoma in marmo della tessitrice e da drappeggi che cadono al suolo. Continuando lungo il Lungo Lago, si passa davanti al Grand Hotel Victoria. Si arriva in Largo Cavour, dove è esposto un pannello con fotografie storiche di Menaggio. Poco più avanti, si torna in Piazza Garibaldi.

E con questo finisce l’itinerario di Menaggio e i suoi borghi.


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itasiro
itasirohttps://www.madeinbrianza.it/
Fondatore unico nel 2003, del sito Made in Brianza e, nel corso degli anni, di tutti i canali social collegati. Socio insieme a Samuele del Marchio Registrato Made in Brianza ®. Coordina lo staff che si occupa dei social e crea contenuti e idee

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