La piazza Duomo è dominata dalla bellissima facciata del Duomo di Monza che sorge sulle rovine dell’antico “Oracolum” voluto dalla Regina Longobarda Teodolinda nel 595.
Rimaneggiato e ricostruito più volte durante i secoli, del periodo longobardo rimane solamente una torre ad est della sacrestia facente funzione di campanile fino a tutto il periodo rinascimentale, e due lastre marmoree.
Intorno al 1300 venne ampliato e completato con la caratteristica facciata a capanna di marmo bicolore, opera del famosissimo architetto Matteo da Campione, il quale realizzò anche il pulpito oggi utilizzato, come cantoria d’organo, ed il battistero che è andato disperso. Alla fine del 1500 venne eretto il campanile su progetto del Pellegrino Tibaldi detto dei Pellegrini.
La facciata, molto elaborata, è suddivisa in cinque compartimenti scanditi da 6 lesene sormontate da capitelli a guglia all’interno dei quali vi sono statue di santi. Le quattro sezioni laterali della facciata sono fornite di finestre arcuate, molto elaborate, bifore e trifore, e di occhi inseriti in cornici quadrate.
Il compartimento centrale è formato da un protiro (arco sorretto da due colonne che orna la porta centrale d’ingresso di alcune chiese e basiliche) coperto da un terrazzino di marmo bianco al cui interno è collocata la statua di San Giovanni.
Due leoni sostengono le due colonne laterali, mentre nella lunetta del portale vi è un bassorilievo con i busti di Teodolinda e di Agilulfo. Al centro, uno splendido rosone in marmo e vetro policromo, sopraornato da cassettoni di stile giottesco sormontato da nicchie, all’interno delle quali dovevano essere collocate delle figure di santi.
Il Duomo venne rimaneggiato e restaurato parecchie volte, l’ultimo fu quello ad opera di Luca Beltrami effettuato tra il 1890 e il 1902. L’interno del Duomo è a croce latina, a tre navate divise da colonne cilindriche e ottagonali con capitelli di gusto romanico scolpiti con animali fantastici; le cappelle laterali così come le due absidi poligonali che affiancano il coro, e le volte, sono interamente affrescate.
Famosissima è la Cappella di Teodolinda affrescata dagli Zavattari, in questa cappella è conservata la Corona Ferrea, il prezioso gioilello di oreficeria del tardo periodo romano che fa parte del Tesoro custodito nel Museo del Duomo (o Museo Serpero dal nome di un generoso benefattore).
L’altare maggiore è opera di Andrea Appiani; molte le tele di grandi dimensioni realizzate da pittori del 1600/700 come Sebastiano Ricci, Abbiati, Ruggeri, Bianchi e Porta; notevoli anche le sculture presenti.
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