Barlassina, Barlassina in dialetto brianzolo, si trova a circa 13 km da Monza,21 km a nord di Milano e 17 km da Como, sulle colline della Valle del Seveso, nella Brianza comasca, poco distante dalle Prealpi Lombarde. L’abitato si estende su due aree, quella a est digradante verso la valle del Seveso e quella a ovest più elevata rispetto al resto del paese perché situata sul pianalto delle Groane, circondata su tre lati dal Parco delle Groane.
Cosa vedere a Barlassina
1 Palazzo Rezzonico
Edificato nel Settecento per volontà di papa Clemente XIII su terreni di proprietà della sua famiglia, Palazzo Rezzonico è la storica sede del comune; affittato nel 1901 dall’Opera Pia Porro, dal 1998 è divenuto infine di proprietà municipale. L’edificio, sorto forse su una preesistente struttura più antica, conserva ancora oggi caratteri di severa eleganza e presenta un tipico schema a «U» con profondo corpo centrale alleggerito da un porticato a tre fornici e affiancato da due strette e brevi ali laterali leggermente ribassate.
2 Chiesa Parrocchiale di San Giulio
La chiesa Parrocchiale è dedicata a San Giulio d’Orta; la tradizione popolare vuole che sia stata costruita da San Giulio stesso. Nel secolo XVI, al tempo delle visite pastorali di San Carlo Borromeo, le dimensioni della chiesa erano modeste: 23 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza; in effetti, le famiglie all’epoca erano solo 75 con 389 abitanti.
Nel 1613 il cardinale Federico Borromeo, durante una visita pastorale a Barlassina, emanò diversi decreti per costruire la volta della chiesa e terminare la cappella del battistero. Dal 1613 al 1623 è documentato che l’architetto milanese Ercole Turati si trovava a Barlassina per studiarne vari progetti per l’ingrandimento strutturale; ma solo nel 1672 fu eretto il Battistero, la cappella dell’Aiuto, la cappella del Sacro Cuore e la cappella di san Gaetano. I lavori incominciarono il 7 giugno del 1892 e terminarono il 30 settembre del 1893. Solenni ed attraenti cerimonie festeggiarono l’ampliamento. La chiesa risulterà avere croce latina. Venne costruita la sagrestia e venne rifatto il pavimento. Si aprì sulla facciata un finestrone di vetri colorati, di notevoli dimensioni, con la figura di San Giulio. Successivamente anche gli altari della «Madonna della Cintura» e di San Gaetano furono spostati sui lati est e ovest della chiesa. Nel 1905 si issò il concerto delle 5 campane.
Dal 1931 al 1933 l’ing. Maggi modificò la chiesa e ricostruì un’unica navata a pianta ottagonale, tuttora esistente. Nel 1965 fu restaurata la cappella dell’Aiuto, con il magnifico dipinto della «Madonna con il Bambino», del pittore Bernardino Luini.
3 Santuario
È detta “il santuario” la chiesa situata nel punto più alto del colle che domina il paese e la valle del Seveso. Fu edificata negli anni ’60 a seguito dello sviluppo della parte alta del paese. È stata consacrata nel 1964 ed è dedicata alla “Madonna dell’aiuto”. È uno dei punti più panoramici del paese, e dispone di un ampio terrazzo che si affaccia sulla vallata sottostante.
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