Una voce comasca protagonista a Sanremo nella serata dei duetti. Venerdì 14 febbraio, durante la serata dedicata alle cover, Lucio Corsi si esibirà in coppia con Topo Gigio per interpretare il celebre brano “Nel blu dipinto di blu”, portato al successo da Domenico Modugno. Questa canzone, vincitrice del Festival di Sanremo nel 1958, ha rappresentato una svolta epocale per la musica italiana, segnando il passaggio dalle sonorità tradizionali a quelle più moderne.
Sul palco, accanto a Lucio Corsi, ci sarà solo Topo Gigio, ma a prestare la voce al celebre pupazzo dietro le quinte sarà Leo Valli. L’attore comasco ha assunto questo incarico nel 2010, dopo aver conosciuto Maria Perego, ideatrice del personaggio tanto amato dai bambini di ogni generazione. Oltre a essere la voce di Topo Gigio, Valli è un grande tifoso del Como e da anni ricopre il ruolo di speaker ufficiale della squadra lariana. Tuttavia, in occasione del match contro l’Atalanta, ha dovuto rinunciare alla sua abituale presenza allo stadio per dedicarsi alle prove a Sanremo. Una curiosità: il brano che interpreterà al Festival richiama nel titolo i colori del Como.
Lucio Corsi, artista grossetano classe 1993, parteciperà a Sanremo con il brano “Volevo essere un duro”.
Sui suoi canali social ha condiviso con entusiasmo la scelta di duettare con Topo Gigio, sottolineando l’unicità e l’originalità di questa collaborazione.
Anche i topi possono volare.
Sono lieto di annunciarvi che al Festival di Sanremo nella serata delle cover duetterò con il mio amico Topo Gigio sulle note (e le correnti) di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno.
Topo Gigio mi ha insegnato come non diventare una marionetta, mi ha insegnato come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento.
Inoltre Topo Gigio esordì in televisione nel 1959 proprio con la voce di Modugno, in qualche modo è come se incontrasse nuovamente la sua canzone.
Volare, Nel blu dipinto di blu, è la canzone delle canzoni poiché l’elemento della musica è l’aria.
L’hanno cantata tutti, da Paul McCartney a Bowie fino a Troisi in “Non ci resta che piangere”.
Insomma,
penso che un sogno così non ritorni mai più.
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